Liga, da zero a dieci, fattore Jovetic, si riapre il campionato

Dalla magia di Jovetic alla prima sconfitta del Real Madrid; tutto il meglio e il peggio della diciottesima giornata di Liga Santander.

10 – Il Siviglia vola – Con Stevan Jovetic. Il giocatore in prestito dall’Inter ha segnato già due gol nella sua esperienza in Spagna; entrambi al Real Madrid, in contesti diversi. In Coppa, non ha potuto evitare l’eliminazione, ma in Liga, il gol allo scadere del montenegrino ha decretato la prima sconfitta annuale per le Merengues, beffati all’ultimo secondo. Rinato.

9 – La cinquina del Barcellona – Ritorna lo spettacolo, e ritornano le cinquine catalane. Contro un rassegnato Las Palmas il Barcellona ottiene una vittoria scontata ma fondamentale, visti gli esiti degli altri campi. Suarez e Neymar partecipano con ampi contributi alla festa del gol dei blaugrana, che accorciano così ulteriormente le distanze dalla capolista.

8 – Il Valencia vince? – Strano a dirsi, ma il caotico Valencia riesce effettivamente a portare a casa i tre punti. Dopo la confusione derivata dalle dimissioni di Prandelli, la squadra andalusa confeziona un successo ai danni dell’Espanyol, che nonostante una rete nel finale di partita, non riesce a pareggiare. Una boccata d’aria fresca per il Valencia, che comunque rimane nelle zone calde di classifica.

7 – Il mirabolante Eibar – Chi dice che nei paesi baschi ci sono solo Athletic e Real Sociedad? Scrivete anche Eibar, perchè è l’autentica rivelazione della Liga. La vittoria sul campo dello Sporting Gijon è solo l’ennesima riconferma che i baschi stavano cercando; questa squadra è in zona Europa League, e fanno davvero sul serio. Con le dovute proporzioni, ovviamente. La favola durerà finchè potrà, ma occhio alle trasferte future…

6 – Fermata a La Coruna – Il Villareal non va oltre il pari a La Coruna contro il Depor, ma oltre il pareggio in sè, è stato proprio il non esaltante spettacolo offerto a far regredire leggermente il sottomarino giallo. Occupando le zone nobili di classifica, questo genere di prestazioni sono inutili e dannose più di ogni altra cosa. Un punto che di fatto non serve a granchè, ad entrambe le squadre.

5 – La pareggite dell’Athletic – Ancora una volta, l’ottima squadra dei paesi baschi incappa nella famosa “pareggite” che da qualche tempo li affligge. Pareggio e solo pareggio, per di più a reti inviolate. Una noia mortale oltre che a un risultato discutibile, specie se arriva contro il Leganes, non proprio il più temibile degli avversari. Ma saranno le neopromosse a disturbare il cammino dei baschi? Settimana scorsa, fu l’Alaves a fermare sullo 0-0 i Leones, che sia un caso?

4 – La testa di Ramos – Abbiamo conosciuto la straordinaria abilità di Sergio Ramos nel colpire di testa in modo decisivo negli ultimi anni. Le due finali di Champions, il Clasico, la vittoria contro il Depor; anche questa volta, il difensore del Real ci ha messo del suo, peccato che la porta fosse quella difesa dal suo compagno di squadra Navas. La cosa migliore è che come colpo di testa è stato proprio imparabile…

3 – Il festival dell’espulsione – A Granada. Il disastrato fanalino di coda riesce nell’impresa di terminare la gara in nove uomini, non proprio il massimo se consideriamo la precaria posizione di classifica che occupa al momento. Henry Agbo ed Ezequiel Ponce si faranno compagnia in tribuna settimana prossima, sperando che le loro “intelligenti” espulsioni non avranno ripercussioni troppo negativi sull’andamento già traballante della squadra.

2 – Un Malaga poco ambizioso – Quello che ha perso nel posticipo del lunedì contro la Real Sociedad. Ormai la zona Europa è piuttosto lontana, e le ambizioni dei malagueni scendono sempre di più. Se aggiungiamo il fatto che la vittoria manca dal 26 novembre, il quadro diventa più completo. Una serie di risultati negativi, preceduti però da un andamento tutto sommato positivo, rischiano di aver ormai compromesso una stagione che poteva portare qualcosa in più.

1 – Un pareggio che non serve – Quello tra Granada e Osasuna. La lotta per la retrocessione rischia di diventare una copia sbiadita di quella per la Serie A. Il punto che hanno ottenuto le due squadre serve a poco, considerando che una vittoria avrebbe potuto scuotere l’ambiente di una o dell’altra squadra. Il bersaglio più vicino è rappresentato dal Valencia, a quota 16 punti, che, per i fanalini di coda della Liga, sembrano già troppi.

0 – La prima del Real – Parlando di sconfitte, ovviamente. La beffa di Jovetic rende amaro il primo KO del campionato, che a conti fatti, è totalmente riaperto. Il Siviglia ora ci crede davvero, distando solamente un punto dal Madrid (che ha una partita in meno causa Mondiale per Club) ma comunque il risultato è notevole. Anche i giganti vacillano.