Italia, il vuoto è a centrocampo

Italia Ventura Macedonia, la nazionale ha rischiato in Macedonia evidenziando lacune a centrocampo. C'è bisogno di tempo, ma quanto ne ha il Ct?

Italia Ventura Macedonia, più ombre che luci – C’è stato un momento, ed è stato un momento lungo, nel quale pareva che la sconfitta in Macedonia fosse probabile. E che quindi si aprisse un capitolo nuovo nella storia della nazionale, quello in cui la qualificazione ai Mondiali ci vedesse esclusi dalla corsa diretta per il primo posto già alla terza partita del girone. Poi Immobile ha fatto quello che faceva con Ventura al Torino e almeno la classifica è sistemata. Con la prospettiva comunque di andare a cercare la qualificazione diretta in Spagna. Ma questa Italia è ancora un ibrido, un guado a metà del fiume che non è più la creatura di Conte e non è ancora quella di Ventura.

Italia Ventura Macedonia, bene in attacco – L’autoesclusione di Pellè ha solo ufficializzato quello che tutti pensavano. Ovvero che il futuro offensivo della nazionale andrà sulle spalle di Belotti e nell’immediato su quelle di Immobile. Questa è la prima vera scelta venturiana da Ct, perché anche Eder (altra pedina del contismo) ha poco senso se tolto di un partner in attacco che risponde al ruolo di punta tradizionale. E in un ruolo nel quale ci siamo interrogati nell’ultimo biennio sulle nuove risorse, ci sarà anche Berardi appena Ventura si convince che se gioca Belotti può giocare anche lui. Anzi, è già convinto. Ci sono numeri e nomi con i quali giocare nei prossimi anni senza sentire l’acqua alla gola.

Italia Ventura Macedonia, male a centrocampo – Però guardate l’Italia contro la Spagna: timida come una liceale al ballo delle debuttanti per oltre un’ora, poi guerriera implacabile nel finale. Accidiosa all’inizio con la Macedonia, friabile come un frollino a colazione nell’1-2 che ha ribaltato il risultato, di nuovo rabbiosa con l’acqua alla gola. L’Italia non fa le partite, finora, le insegue. E’ frutto come detto di un Ventura che è entrato davvero in punta di piedi nel suo nuovo ruolo, in un momento storico delicato per chiunque si fosse seduto sulla panchina della nazionale, e di un vuoto di esperienza a centrocampo. Non avendo un filtro come il De Rossi dei tempi buoni, sappiamo che il futuro è Verratti. Ma il ragazzo del Psg è una piuma e va salvaguardato dal vento che gli soffia addosso sotto forma di mediani cattivi. Mettergli di fianco Bernardeschi e Bonaventura, altri ballerini ma non guardie del corpo, ha tolto completamente filtro a una mediana nella quale Candreva tende a stare nella metà campo offensiva per caratteristiche naturali.

Italia Ventura Macedonia, le soluzioni – A un certo punto l’Italia pareva una specie di creatura di Oronzo Canà, una specie di 4-1-5, con tutti in avanti e nessuno che ci capiva più niente (cit. Speroni, come ricorderete). La situazione è migliorata con l’ingresso di Parolo e Sansone, altro nome verde che troverà giusto spazio in nazionale. Gioverà il ritorno di Marchisio, che ogni tanto viene dimenticato. Ventura dice che bisogna avere pazienza ed è vero. Ci sono dentro già nomi freschi, da Romagnoli che ha 21 anni a De Sciglio e Verratti che sono del ’92, Belotti è un ’93, Immobile è un ’90, Sansone un ’91. Nomi futuribili ma fate caso che l’unico che gioca la Champions League è Verratti e l’Europa League è un surrogato non sufficiente di esperienza. Perciò ci vorrà più tempo e più tormenti, tattici ed emotivi. Ma quanto tempo ha Ventura con il fiato dei club sul collo? Al Torino ne aveva quanto voleva. Qui non può permettersi di non portare la nazionale a Russia 2018. Questa è la vera incognita dell’Italia attuale.