L’Inter vince di nuovo in rimonta ma stavolta la musica è diversa

Una grande Inter piega il Chievo nel finale ma con pieno merito e si gode il momento positivo

21.08.2016, Chievo – Inter. E’ il giorno del debutto in campionato per Frank de Boer che a sorpresa opta per uno schieramento a tre in difesa. Inizio disastroso. Sconfitta per 2-0 giocando in modo indecente.

Il 22.08.2016, almeno qui, si comincia a parlare di panettone per il tecnico olandese. Sappiamo come è andata a finire, certo non solo per colpa sua. Ma questa è acqua passata.

Stasera, quasi 5 mesi dopo, i nerazzurri hanno affrontato nuovamente i rivali di quel giorno. Lo hanno fatto forti di quattro vittorie consecutive in Serie A con una rinnovata speranza nei loro cuori e in quelli di tutti i tifosi: giocarsi alla pari la qualificazione in Champions League.

Una società ambiziosa questa Inter cinese, dai mezzi economici impressionanti. La partecipazione alla coppa più importante è un traguardo minimo ma quando le cose si mettono male recuperare non è facile.

L’inizio è fantastico. L’Inter c’è, il nuovo acquisto Gagliardini si inserisce alla grande: personalità e tempi di inserimento da giocatore vero. La spesa per portarlo a Milano è stata giudicata eccessiva da molti esperti, anche se dovrei forse dire da molti gufi. Ma non lo dico perché in effetti per il ragazzo la dimensione Inter è ancora tutta da scoprire. Però l’inizio è incoraggiante.

Inizio fantastico dicevo. Inter arrembante, che gioca a calcio e tiene lì il Chievo. Solo la sfortuna e le parate di Sorrentino impediscono ai ragazzi di Pioli di passare in vantaggio. Poco dopo la mezz’ora ci si mette anche la rogna, quella vera: alla prima e unica occasione Sergio Pellissier la mette alle spalle di Handanovic ed è 0-1.

Non vi sto a fare la cronaca, tanto la sapete. Tizio la passa a Caio che batte Sempronio. La potete trovare ovunque.

Scelgo di non parlare dei soliti che i gol li fanno: Perisic, al settimo centro stagionale in 19 presenze, lo stesso numero di gol realizzati lo scorso anno in 34 partite, e Icardi, che ha messo a segno il suo quindicesimo.

Voglio sottolineare come la squadra sia stata continua, non si sia mai arresa, sfiorando il pareggio in diverse occasioni prima di raggiungerlo effettivamente al minuto 69 per poi trovare il vantaggio all’86’ e chiudere definitivamente la partita nei minuti di recupero con Eder.

Bravo Stefano Pioli. Sta riuscendo a creare uno spirito di gruppo, un’idea di gioco. Rispetto alla partita, pur vittoriosa, contro l’Udinese stasera registriamo importanti passi in avanti.

Bravo anche Kondogbia, che pare rigenerato. Dopo aver fatto a lungo penare il francese sembra aver finalmente trovato quella fiducia che gli mancava. I margini di miglioramento per lui sono enormi ma, almeno questo è il mio parere, dovrà essere aiutato da un atteggiamento generale di squadra, e anche da quel pizzico di fortuna che servirà per cercare la rimonta nei confronti di squadre comunque molto attrezzate. In un’Inter forte e convinta penso che potremo vederne delle belle da parte del numero sette nerazzurro.

Ora ci sono le sfide contro Palermo e Pescara. Un esame di maturità che l’Inter non deve fallire se vuole davvero giocarsi qualcosa di importante.