La grande occasione di aggiungere alla propria bacheca il primo titolo su cemento non è andata a buon fine. Fabio Fognini, n.50 nel ranking al momento, ha giocato la finale della Kremlin Cup di Mosca oggi pomeriggio affrontando lo spagnolo Pablo Carreno Busta (n.36).
Entrambi nascono su terra battuta ma sono riusciti ad adattarsi discretamente anche sul duro. Fognini e Carreno Busta stanno vivendo il miglior momento della propria stagione proprio nel finale. Se l’azzurro è riuscito a conquistare il torneo di Umag e si è battuto alla pari con Murray negli ottavi di finale delle Olimpiadi di Rio, l’iberico ha ingranato la marcia giusta quest’estate raggiungendo le semifinali di Los Cabos e vincendo il torneo di Winston Salem, entrambi su cemento, entrambi tornei ATP 250.
Finale non scontata quindi. Nonostante i favori dei pronostici fossero tutti dalla parte di Fabio. Bookmakers e mercato avevano scelto lui, probabilmente per la bella vittoria in due set in semifinale con una delle sue bestie nere (Kohlschreiber) e le difficoltà dello spagnolo contro Jurgen Melzer al primo turno e Bublik nei quarti, entrambi battuti 7-6 al terzo set.
Quindi, quote attorno ad 1,65 su quasi tutti i bookmakers per l’azzurro. Tutto sembrava andare per quel verso dopo che il tennista ligure era riuscito a portare a casa il primo set. Spettacolare il punto conquistato, anche con un pizzico di fortuna, sulla palla break decisiva.
Ma Carreno Busta non è uno che molla e dalla sua parte ha costanza di rendimento, forza mentale e atletismo devastante. Fabio invece cade nella sua pecca più grave: la tenuta mentale tendenzialmente labile. Comincia il secondo set e lo spagnolo prende subito il largo, avanti 4-1 ha anche un problema al polpaccio, accasciandosi per terra per crampi, sembrava potesse accusare questa sua tattica parecchio dispendiosa dal punto di vista fisico, ma dopo massaggio e fasciatura, torna in campo e dedicandosi ai propri turni di servizio chiude 6-3.
Terzo set che inizia con Fabio voglioso di ritornare nel match, parte bene col primo turno di servizio ma presto si accorge che proprio non c’è nulla da fare contro questo avversario sempre presente sulla pallina, sempre aggressivo da fondocampo con ritmi di gioco molto alti e che non commette mai errori gratuiti. L’Italiano pian piano si spegne e sulla terza palla match deve arrendersi.
Fognini sconfitto ma una finale è pur sempre un buon risultato.
Punteggio: Carreno Busta b. Fognini 4-6 6-3 6-2