“Cupcake” Durant sbanca Oklahoma City. E ora tocca a Higuain…

Nella notte il primo ritorno alla Chesapeake Arena di KD, che ha vinto segnando 34 punti e si è preso tanti fischi.

Durant cupcake Oklahoma City fischia ma perde

Ora ci resta da vedere cosa succederà quando Gonzalo Higuain tornerà per la prima volta al San Paolo di Napoli.

L’altro “ritorno” eccellente si è infatti consumato questa notte, alla Chesapeake Arena con Kevin Durant in maglia Warriors per la prima volta sul campo dei Thunder, “traditi” la scorsa estate per firmare con la squadra favorita per il titolo. Poteva andare peggio, questo va detto.

L’insulto più pesante piovuto sulla testa di KD è stato “Cupcake”, soprannome sarcastico che Kendrik Perkins aveva affibbiato qualche anno fa a chi nello spogliatoio di OKC tendeva a tirarsi indietro.

Il pubblico di Oklahoma City l’ha cantato in maniera incessante per quasi un’ora, come a ricordare a Durant quanto dopo otto anni di militanza con i Thunder fosse stata impopolare la scelta di mollarli per scegliere i più forti. In modalità Higuain, insomma.

La partita l’ha vinta senza troppe storie Golden State, come da pronostico, e “Cupcake” Durant ne ha messi 34 sfidando in un paio di occasioni faccia a faccia Russell Westbrook, suo fratello aggiunto solo qualche mese fa e ora rivale acerrimo anche se poi sulla stampa i due hanno stemperato.

“I fischi? Pensavo sarebbero stati più rumorosi. E’ stata una partita divertente, dovevo accettare il trattamento del pubblico e continuare a giocare come so”, ha detto KD durante l’intervista post partita, mentre la Chesapeake Arena lo salutava chiamandolo ancora una volta “Cupcake”.

Fischiate il giocatore, non l’uomo” aveva chiesto Steve Kerr prima della palla a due. Consegna rispettata fino a un certo punto perché se non ci sono stati episodi deprecabili è chiaro che alla Chesapeake Arena l’atmosfera era decisamente pesante. Tanti fischi, fin da quando KD è sceso in campo per il riscaldamento e poi nel momento in cui lo speaker ha chiamato in campo i due quintetti.

Il premio per il cartello più esilarante è andato certamente al genio che ha composto “Mi fido più della Russia che di KD” e in quanto a creatività anche nei costumi i tifosi di OKC non si sono fatti guardare dietro.

Westbrook ha cercato di provocare KD in un paio di occasioni nel terzo quarto, composta ma ferma la replica del Warrior. “Stai perdendo”. E così è andata. Durant ha vinto.

I Thunder hanno perso. Il pubblico ha sfogato la propria rabbia canalizzandola entro confini complessivamente accettabili. A Lebron James, al primo ritorno a Cleveland, era andata peggio. Ora tocca a Gonzalo Higuain.

Sarà la mozzarella la risposta partenopea al cupcake dei Thunder?