Copa America: Cile in finale, rivincita con l’Argentina

Argentina Cile rivincita della finale 2015. La Roja batte 2-0 la Colombia con due gol nei primi undici minuti, un nubifragio interrompe la partita per due ore e mezza ma la Colombia non riesce a rimontare

Argentina Cile rivincita. Non sembravano esserci molte speranze di vedere il remake della finale dello scorso anno, visto come la Roja ha traballato pericolosamente durante il girone iniziale, e invece a New York la Copa sarà, come nel 2015, questione tra loro due. L’Argentina aveva liquidato gli Stati Uniti, altrettanto fa il Cile al quale bastano undici minuti per segnare due gol a una frastornata Colombia e confermare lo stato di grazia dopo la goleada inflitta al Messico. A Chicago è stata una notte infinita: la partita è stata sospesa due ore e mezza per un nubifragio che ha costretto le squadre a uno stop lunghissimo. Ma quando si è tornati in campo non è cambiato niente: Cile con le marce alte inserite, Cafeteros deludenti e incompiuti. Bacca acciaccato e in panchina fino a dieci minuti dalla fine, Cuadrado pessimo.

Si risolve tutto in un attimo, ed è sintomatico che il vantaggio cileno nasca da una disattenzione del centrocampo colombiano, lì dove la nazionale di Pekerman era considerata favorita vista l’assenza di Vidal in maglia rossa. Invece Cuadrado offre uno svarione che viene sfruttato da Aranguiz, pronto a battere Ospina. Poi arriva il raddoppio di Fuenzalida, migliore in campo con le sue sfuriate sulla destra, che è sulla traiettoria giusta sul rimbalzo del palo colto da una rasoiata di Sanchez. E se segnano i comprimari, in una partita nella quale Vargas e gli altri se ne stanno a cuccia, non ce n’è per nessuno. La reazione della Colombia è timida, ci provano James Rodriguez e Sanchez, ma Bravo salva la porta dei suoi.

Nell’intervallo si scatena il putiferio, vero e proprio nubifragio sul Soldier Field che si allaga. Quando pare si vada verso la sospensione definitiva però la pioggia cessa di intensità e si ricomincia. Non che sia facile gestire il pallone su un terreno così pesante, la Colombia ci si impantana e rimane anche in dieci al 57′ perché Sanchez si prende il secondo giallo per un fallo evitabile su Aranguiz. Il Cile potrebbe triplicare con Pulgar, il finale è vibrante. Bravo torna in cattedra per negare ai Cafeteros il gol della bandiera, gli animi si accendono, zuffe si accendono in ogni zona del campo con James Rodriguez protagonista, c’è anche l’invasione di una decina di tifosi che prendono il prato per una piscina e fanno a gara di tuffi. Finisce in trionfo per la Roja: ma per bissare il titolo ed entrare per sempre nella storia, dovrà superare una tempesta ancora più pericolosa. Quella di Messi e Higuain, fino a questo momento impossibile da arginare per chiunque. Argentina Cile rivincita di un anno fa, dunque, in onda nella notte tra domenica e lunedì.

COLOMBIA – CILE 0-2

Colombia (4-2-3-1): Ospina; Arias, Zapata, Murillo, Fabra (73′ Perez); C. Sanchez, Torres; Cuadrado (80′ Bacca), J. Rodriguez, Cardona (46′ M. Moreno); R. Martinez. Ct: Pekerman

Cile (4-3-3): Bravo; Isla, Medel, Jara, Beausejour; Aranguiz, Silva, Hernandez (30′ Pulgar); Fuenzalida (75′ Puch), Vargas (88′ M. Gonzalez), A. Sanchez. Ct: Pizzi

Arbitro: Joel Aguilar (El Salvador)

Gol: 7′ Aranguiz, 11′ Fuenzalida